Le voci tariffarie sono passate da 739 a meno di 595 e i tassi medi per le imprese sono ridotti di quasi un terzo. E’ stata inoltre confermata la riduzione del premio per gli interventi di prevenzione e risulta mantenuto l’impegno per il sostegno dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, previsti dal decreto legislativo 81/2008, in linea con le risorse mediamente erogate nell’ultimo quinquennio.
Ciò dimostra come i premi richiesti fino ad ora alle imprese del terziario fossero strutturalmente sovradimensionati rispetto ai fabbisogni e non improntati al principio assicurativo nel rapporto entrate-prestazioni.
Confcommercio vede così accolte le sue richieste anche “grazie alla collaborazione dell’Istituto per l’importante e complesso lavoro svolto che consente, dopo quasi 20 anni di attesa, di ridurre in maniera concreta e significativa il costo del lavoro per un importo complessivamente pari a circa 1,7 miliardi di euro (nel triennio 2019 -2021) a vantaggio della competitività e della crescita dell’intero sistema imprenditoriale”.