LA CERTIFICAZIONE UNICA 2015 (CU 2015) PER I REDDITI DELL’ANNO 2014

LA CERTIFICAZIONE UNICA 2015 (CU 2015) PER I REDDITI DELL’ANNO 2014

Il Decreto legislativo n. 175 del 21 novembre 2014 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 277 del 28 novembre 2014) ha introdotto importanti novità in merito alla certificazione dei redditi relativi all’anno 2014.
La Certificazione Unica 2015 (che dal 2015 non si chiamerà più CUD ma CU 2015) sarà utilizzata dai sostituti d’imposta per attestare:
– sia redditi di lavoro dipendente e assimilati, finora riportati nel CUD
– sia altri redditi (ad esempio lavoro autonomo e redditi “diversi”), ad oggi certificati in forma libera.
I sostituti d’imposta saranno tenuti ad inviare in via telematica all’Agenzia delle Entrate, pena sanzione, entro il 7 marzo 2015, le certificazioni predette.
L’invio telematico della Certificazione Unica è finalizzato alla predisposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate della Precompilata del 730.
Sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate sono state pubblicate le bozze (modello e istruzioni) che il sostituto d’imposta dovrà utilizzare per la Certificazione Unica 2015.
Resta invariato il termine di consegna della CU ai soggetti percipienti entro il 28 febbraio 2015.
Nella nuova CU, per i redditi da lavoro dipendente ed assimilati, saranno indicati, oltre ai dati fiscali e previdenziali, anche i dati del coniuge e dei familiari a carico (per i quali sono state riconosciute le relative detrazioni d’imposta) e verrà evidenziato anche il “bonus” Irpef di 80 euro mensili, erogato ai dipendenti con reddito compreso tra 8.000 euro e 26.000 euro.
Per tutti i lavoratori autonomi (novità), anche titolari di partita IVA non obbligati alla presentazione del mod. 730, verranno comunicati i dati; per essi però non verrà predisposta la Precompilata del 730. Le modalità di compilazione dei campi della CU per i lavoratori autonomi è pressoché inalterata, rispetto alla certificazione in forma libera utilizzata finora.
Nella stampa del modello, infine, sono aggiunte anche le scelte per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille.

Categorie: Lavoro