Attenzione alla truffa: richieste di pagamento ingannevoli

Attenzione alla truffa: richieste di pagamento ingannevoli

Segnaliamo che alcune imprese del nostro territorio  stanno ricevendo telefonate e richieste di pagamento ingannevoli con frasi e diciture che possono far credere di essere riconducibili alla Camera di Commercio, che ne è invece del tutto estranea. Occorre prestare molta attenzione.

Bollettini, estremi di conto corrente per effettuare bonifici, diciture che assomigliano a quelle dei servizi della Camera di commercio, ma in realtà nulla hanno a che fare con gli adempimenti obbligatori per le imprese. L’attenzione non deve mai venir meno.

Esempi di bollettini al quale la Camera di Commercio è del tutto estranea
– Bollettino ingannevole es. 1
– Bollettino ingannevole es. 2
– Bollettino ingannevole es. 3
– Bollettino ingannevole es. 4

Annualmente si deve versare alla Camera di commercio il diritto annuale, il cui importo è stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero delle Finanze, e deve essere versato esclusivamente con il modello F24, quello che si usa per il versamento delle imposte sui redditi, o tramite il sistema PagoPA.

Sicuramente quindi  le richieste di pagamento ricevute per posta o per mail che hanno allegati bollettini postali o indicano le istruzioni per effettuare un bonifico non vengono dalla Camera di commercio. Così come nessun funzionario della Camera di commercio telefona alle imprese per ottenere dati riservati relativi a estremi bancari, fatturato, nomi di clienti/fornitori o altri dati sensibili. Attenzione quindi a non fornire informazioni.

In caso di dubbi i soci di Confcommercio Ascom Imola possono sempre contattare i nostri uffici (Tel. 0542 619618) che sapranno fornire maggiori informazioni specifiche su quanto ricevuto.

Rendiamo altresì noto che l’Autorità ha recentemente sanzionato due imprese per pratiche commerciali scorrette (vedi Bollettino dell’Agcom n. 3/2017 )  Le due aziende iscrivevano, unilateralmente, i dati aziendali di imprese italiane in database online, con lo scopo di promuovere abbonamenti a pagamento a servizi di promozione delle principali informazioni aziendali via Internet.  Le imprese ricevevano la comunicazione commerciale poco dopo l’iscrizione nel Registro delle Imprese, nel momento in cui, quindi, ritenevano di dover assolvere ad obblighi anche di natura pecuniaria in favore della Camera di Commercio. Inoltre, sul retro del bollettino inviato per il pagamento, era prevista la sottoscrizione di un contratto di “abbonamento” a un servizio di informazioni aziendali e ciò all’evidente fine di ostacolare l’esercizio del diritto di recesso

Categorie: Imprese