BACCANALE 2022: invito a partecipare

BACCANALE 2022: invito a partecipare

L’edizione 2022 del Baccanale dal titolo “RIPIENI” sarà in programma dal 22 ottobre al 13 novembre.

Le attività del Circondario Imolese sono invitate a partecipare proponendo eventi a tema. Il termine per la presentazione delle proposte è il 15 giugno.

Scheda riassuntiva contenente le istruzioni per l’invio delle proposte.

Sul sito www.baccanaleimola.it sono disponibili approfondimenti e saranno a brevissimo riportate le indicazioni per aderire.

 

Baccanale 2022: “RIPIENI”

Ripièno è un aggettivo e sostantivo maschile sinonimo di pieno, ma ha significato più intenso, indica qualcosa che serve a riempire un vuoto, a dare completezza. È un termine tipicamente culinario, e in cucina merita di essere usato al plurale: RIPIENI. 

Infatti sono moltissimi i preparati e le ricette che presentano questo speciale trattamento: pasticci ripieni, paste ripiene di crema, tortelli ripieni di ricotta, tacchino ripieno, zucchine ripiene, ma anche panini ripieni, o imbottiti o farciti, pizze ripiene, caramelle e cioccolatini ripieni, solo per citarne alcuni. Il ripieno aggiunge sapore, ricchezza e attrattiva ai piatti più semplici, riempie i vuoti e completa e arricchisce i sapori.

Chi ricorda il “timballo di maccheroni” del “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa sa che i ripieni sono spesso presenti nelle pietanze dei giorni di festa, e sono tipici delle ricette più elaborate e ricche di gusti e ingredienti, come nella musica, in cui il ripieno è il maggior complesso di orchestrali utilizzabile nell’esecuzione del concerto grosso dell’epoca barocca, il termine usato nella tradizione della musica strumentale per indicare il corpo principale di un’orchestra.

Quello dei “ripieni” è un tema apparentemente classico ma ricco di sfaccettature e di possibili declinazioni. Certamente viene spontaneo pensare prima di tutto alla pasta ripiena, che ha nella cucina italiana uno spazio enorme, con tantissime ricette sia tradizionali che innovative. Tortellini, ravioli, tortelloni, cappelletti, tortelli, agnolotti e anolini, protagonisti indiscussi delle feste ma anche delle tavole più gustose, hanno ricette differenti di regione in regione e spesso di provincia in provincia. Ricette antiche che hanno nel ripieno il proprio punto di forza e di identità culturale. E se già nell’antichità si usava la pasta e la si farciva variamente, ci sono nella storia della gastronomia anche moltissime tracce della pratica di farcire la carne o le verdure. Pellegrino Artusi ad esempio, nel suo “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” dedica un apposito capitolo ai “Ripieni” con indicazioni dettagliate e ricche di ingredienti e suggerimenti pratici per preparare il “ripieno pei polli” (n. 160) o il “ripieno di carne per pasticcini di pasta sfoglia” (n. 161).
Ma se d’istinto si pensa a un cibo ripieno come un cibo elaborato, difficile da realizzare in casa, queste ricette possono invece diventare anche nella vita di tutti noi estremamente pratiche e di facile realizzazione, utili per meglio conservare e trasportare gli alimenti, nella cucina della tradizione come nella cultura gastronomica più attuale e contemporanea.
Piatti semplici e di famiglia dunque, che nel tempo si sono arricchiti di carne, pesce, verdure e formaggio. Piatti tipici della cucina degli “avanzi” e del “riuso” e piatti che hanno scritto la storia dell’alta cucina italiana, come il famoso “uovo in raviolo” inventato dai due leggendari chef, Nino Bergese e Valentino Marcattilii al San Domenico di Imola.
Il ripieno presuppone (ovviamente) qualcosa che lo contenga, un contenitore che lo abbracci, ed è dunque una metafora perfetta per una parola che, mai come in questo momento, è necessaria: ACCOGLIENZA.

Categorie: Iniziative