Polenta e maccheroni distribuiti gratuitamente, sono i protagonisti di questa tradizione secolare.
La Storia della Sagra della Polenta
Dal 1 febbraio 1622, l’ultimo giorno di carnevale, viene festeggiato a Tossignano con grandi abbuffate di polenta condita con salsiccia, offerta gratuitamente ai paesani ed ai forestieri.
Erano quelli anni terribili di guerra e pestilenze ed era governatore di Tossignano Leonardo Scincia di Sermoneta.
Un tal Mastrantonio da Farneto, un buontempone del paese, propose di sollevare il morale della gente festeggiando in modo curioso e particolare il martedì grasso, mangiando polenta tutti insieme.
Da quell’anno la festa si celebra con qualsiasi tempo e non ha subito interruzioni, ad eccezione degli anni dal 1942 al 1945.
L’organizzazione della festa è curata da uno speciale Comitato i cui membri si succedono per diritto di sangue, una sorta di nobiltà del luogo. Un tempo il Comitato era presieduto dal Governatore dello Stato di Tossignano, Fontanelice ed annessi, poi dal Capo dell’Amministrazione Comunale.
Il cerimoniale della festa si è mantenuto immutato nei secoli.
Appena terminata l’ultima Messa si accendono, all’aperto, in piazza, i fuochi sotto i capaci calderoni di rame intorno ai quali si danno da fare i numerosissimi cuochi ereditari che indossano casacche e berrette gialle.
Un’altra tradizione apprezzata della festa è la realizzazione di piatti in ceramica, in edizione artistica diversi di anno in anno, decorati a mano dai ceramisti della Cooperativa Ceramica di Imola.
La Storia della Festa dei Maccheroni
La leggenda vuole che una sera del 1901, in occasione di un veglione di carnevale a Tossignano, un borghigiano pestasse un piedino a una donzella tossignanese provocando un coro di offese e l’orgoglio ferito dei borghigiani. La vendetta non si fece attendere: i borghigiani boicottarono la blasonata sagra della polenta che si sarebbe tenuta il giorno dopo fermando a Borgo i forestieri diretti a Tossignano offrendo i saporiti maccheroni.
Da quella data ogni anno il Paese di Borgo Tossignano festeggia il martedì grasso con due eventi contemporanei.
La Sagra e la Festa oggi
In una Italia dalle mille contese, almeno questa pare arrivata ad un prelibato compromesso, complice il clima di festa del martedì grasso e la presenza del ragù a legare i due piatti e i due paesi.
Oggi, che i rancori sono dimenticati, gli abitanti delle due comunità partecipano alla cerimonia dello scambio di sapori tra le due sagre.
Un breve rito, ma significativo vede i paesani scambiarsi i reciproci piatti.
Questo permette che le due feste convivano ancor oggi nello stesso pomeriggio.