Centri urbani sempre più a rischio “desertificazione”

Centri urbani sempre più a rischio “desertificazione”

Confcommercio: 118mila negozi spariti in 12 anni. A rischio la vitalità delle città

Confcommercio ha presentato la sua nuova analisi sull’evoluzione delle attività commerciali, dell’alloggio e della ristorazione nelle città italiane negli ultimi dodici anni. Il presidente Sangalli ha lanciato un allarme: “Senza negozi di vicinato, le città sono meno sicure e vivibili”.

L’indagine, illustrata dal direttore dell’Ufficio Studi Mariano Bella e da Paolo Testa, responsabile Urbanistica e Rigenerazione Urbana di Confcommercio, è stata realizzata in collaborazione con il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne. Lo studio fotografa le trasformazioni dei centri urbani tra il 2012 e il 2024, con un focus sul calo del commercio al dettaglio, la crescita degli affitti brevi e il ruolo crescente delle imprese straniere.

I numeri della crisi

Negli ultimi 12 anni sono spariti in Italia quasi 118.000 negozi al dettaglio e 23.000 attività di commercio ambulante, mentre crescono le attività di alloggio e ristorazione (+18.500).

Nel settore del commercio, degli alberghi e dei pubblici esercizi si registra una forte crescita delle imprese a titolarità straniera (+41,4%) contro un modesto +3,1% delle imprese italiane. Inoltre, il 39% della nuova occupazione straniera nell’economia si concentra proprio in questi settori (+155.000 occupati su un totale di +397.000).

I centri storici risultano i più colpiti, con quasi 31.000 esercizi in sede fissa chiusi, e una riduzione degli sportelli bancari: da 8.026 nel 2015 a 5.173 nel 2023 (-35,5%).

Cosa chiude e cosa cresce

Tra i settori merceologici, nei centri storici si riducono:

  • Carburanti: -42,1%
  • Libri e giocattoli: -36,5%
  • Mobili e ferramenta: -34,8%
  • Abbigliamento: -26%

Aumentano invece:

  • Farmacie: +12,3%
  • Computer e telefonia: +10,5%
  • Attività di alloggio: +67,5%, trainate da un vero boom degli affitti brevi (+170%)

Parallelamente, gli alberghi tradizionali calano del 9,7%.

Le città più colpite

Secondo l’indagine, le regioni del Nord registrano le maggiori perdite nel commercio al dettaglio. I cinque comuni con la flessione più alta sono:

  • Ancona (-34,7%)
  • Gorizia (-34,2%)
  • Pesaro (-32,4%)
  • Varese (-31,7%)
  • Alessandria (-31,1%)

Le città con la tenuta migliore sono:

  • Crotone (-6,9%)
  • Frascati (-8,3%)
  • Olbia (-8,6%)
  • Andria (-10,3%)
  • Palermo (-11,2%)
Le proposte di Confcommercio

Paolo Testa sottolinea: “La desertificazione commerciale rappresenta un grave rischio economico e sociale per i centri urbani. La riduzione dei negozi e degli sportelli bancari può trasformarsi in un vero declino delle città”.

Per contrastare il fenomeno, Confcommercio ha lanciato il progetto “Cities”, con una prima serie di proposte per la rigenerazione urbana, volte a salvaguardare servizi, vivibilità, sicurezza e attrattività degli spazi urbani.

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