DALLA MANOVRA “SALTA” LA NORMA SUI POS

DALLA MANOVRA “SALTA” LA NORMA SUI POS

Cancellata la norma che escludeva sanzioni in caso di rifiuto di ricevere pagamenti con il pos sotto i 60 euro: Confcommercio: “subito un tavolo di confronto e credito d’imposta rafforzato”.

Dalla manovra esce la norma che escludeva sanzioni in caso di rifiuto di ricevere pagamenti con il pos sotto i 60 euro: “è un obiettivo del Pnrr e quindi lo stiamo trattando con la commissione europea”, ha detto la premier Giorgia Meloni. Per raggiungere l’obiettivo di tagliare i costi di utilizzo del pos nelle transazioni fino a 30 euro per gli esercizi con fatturato fino a 400mila euro sarà istituito un “tavolo” tra banche ed imprese. La norma stabilisce che nel caso non si arrivi ad un intesa scatti un contributo straordinario a carico delle banche pari al 50% degli utili (al netto delle tasse) derivanti dalle commissioni e da altri proventi legati alle transazioni fino a 30 euro.

Altra novità è la proroga del bonus mobili (per l’acquisto di mobili ma anche grandi elettrodomestici green in caso di interventi di ristrutturazione della casa) a 8mila euro anziché ai 5mila inizialmente previsti, riducendo quindi il taglio rispetto ai 10mila euro di quest’anno. 

Cambia anche il bonus ‘cultura’ dedicato ai 18enni e pensato per sostenere la loro formazione culturale, che sarà sostituito da una Carta Cultura e da una Carta Merito, entrambe di 500 euro, separate ma cumulabili per un totale di mille euro. Se la 18App era a disposizione di tutti i diciottenni le due nuove carte prevedono delle regole: la prima è legata al reddito, e quindi oltre l’età si deve avere un Isee di massimo 35 mila euro. La seconda la ottiene chiunque prenda il massimo dei voti, 100, all’esame di maturità ma se lo studente ha anche Isee a 35mila euro il sussidio raddoppia raggiungendo i mille euro. 

Sul fronte dei tempi, dopo il via libera della Commissione Bilancio della Camera, il testo approda stamattina nell’Aula di Montecitorio e per venerdì 23 dicembre è atteso il voto di fiducia. Il testo dovrebbe poi con ogni probabilmente essere approvato in via definitiva il 27 dicembre al Senato.

Confcommercio sul Pos: “subito un tavolo di confronto”

Sulla questione legata ai pagamenti tramite Pos, sono due le richieste che la Confederazione ha lanciato al Governo: un tavolo di confronto sulla modernizzazione del sistema dei pagamenti e il potenziamento del credito di imposta del 30% a valere sul monte commissioni pagato dagli esercenti. “Credito d’imposta – ha aggiunto Confcommercio – che dovrebbe essere reso agibile anche da parte di esercenti con ricavi e compensi superiori ai 400mila euro annui”.

Categorie: Imprese