L’Assemblea Generale di Confcommercio ha avuto il privilegio di accogliere il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale, nel suo discorso, ha descritto il commercio come “un pilastro del modello sociale europeo, un motore fondamentale e insostituibile della nostra economia, nonché un elemento generativo della società moderna”.
Il commercio, ha proseguito il Presidente, “è un veicolo di libertà, conferisce valore alle cose, è innovazione, scambio di idee, accompagna la crescita delle persone, sostiene la società del benessere, favorisce la coesione sociale, stimola lo sviluppo, è una palestra per l’integrazione, un indicatore dello stato di salute della società e una scuola di legalità”.
Inoltre, ha elogiato “il progetto di Confcommercio contro l’illegalità”, definendolo degno di lode. Allo stesso modo, ha riconosciuto con gratitudine “l’impegno dimostrato durante i momenti più difficili della pandemia, quando i negozi aperti sono diventati baluardi di resilienza collettiva: grazie per ciò che avete fatto allora e per ciò che rappresentate oggi”. Secondo Mattarella, “le luci dei negozi sono preziose per la sicurezza, animano i centri storici e i quartieri periferici, fungono da luoghi di incontro e amicizia” e pertanto “la chiusura di 110mila attività negli ultimi anni ha avuto ripercussioni sull’intera società”. È quindi cruciale “la riflessione avviata da Confcommercio con il progetto Cities: sarebbe un grave errore rassegnarsi al declino e bisogna contrastare lo spopolamento di persone e negozi nei borghi, poiché la bellezza e la cultura italiane necessitano di luoghi vivi, che danno un contributo sostanziale all’identità dell’Italia”.
Infine, il Presidente della Repubblica ha espresso parole di apprezzamento per il rinnovo del contratto nazionale del terziario, che “contiene prese di posizione coraggiose contro i contratti pirata: un contratto equilibrato garantisce diritti e modella la società in cui viviamo”.