Il rimpiattino: non chiamatelo doggy bag

Il rimpiattino: non chiamatelo doggy bag

«Se il cliente non chiede di portare a casa il cibo avanzato, dobbiamo essere noi a farla passare come una richiesta giusta e, perché no, anche cool», dice la chef Antonia Klugmann. 

«Con il progetto del Rimpiattino, che Fipe-Confcommercio promuove assieme a Comieco dal 2019, vogliamo contribuire in maniera concreta a un problema di primaria urgenza per la nostra società», spiega Matteo Musacci, vicepresidente di Fipe Confcommercio. «In questi cinque anni abbiamo raggiunto risultati importanti, coinvolgendo i ristoranti di tutto il Paese, ma c’è ancora molta strada da fare. La sfida delle imprese del nostro settore è di doppia natura, poiché si tratta non solo di limitare al massimo la quantità di cibo da gettare, ma anche di sensibilizzare i consumatori a delle buone pratiche che vanno adottate anche, e soprattutto, al di fuori del ristorante: è proprio all’interno delle mura domestiche che si verifica la maggior parte degli sprechi».

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