PRESENTAZIONE DEGLI OLI DI OLIVA NEI PUBBLICI ESERCIZI – NOVITÀ LEGGE EUROPEA 2013-BIS
Gli esercenti, dal 25 novembre 2014, sono tenuti ad utilizzare contenitori monouso o bottigliette anti-rabbocco etichettate, al fine di impedire l’alterazione del contenuto dell’olio indicato in etichetta ed essere certi della sua genuinità, pena una sanzione amministrativa per chi non lo rispetta.
Si rende infatti noto che nella Gazzetta Ufficiale del 10 novembre u.s. è stata pubblicata la Legge 30 ottobre 2013 n. 161 recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartanenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2013 bis”, le cui disposizioni entrano appunto in vigore dal 25 novembre 2014.
In particolare, la legge modifica l’art. 7 che stabilisce specifiche disposizioni sulla presentazione degli oli di oliva dei pubblici esercizi.
La norma era sostanzialmente già in vigore dall’anno passato, la parte sulla corretta etichettatura già dal 2006, ma era poco chiaro il tema sulle sanzioni. Con questo provvedimento, invece, viene confermato il sistema delle cosiddette bottigliette anti-rabbocco per gli oli presentati ai clienti al tavolo e vengono introdotte le sanzioni per chi non lo rispetta.
In sostanza, gli esercenti saranno tenuti ad utilizzare contenitori monouso o bottigliette anti-rabbocco etichettate, al fine di impedire l’alterazione del contenuto dell’olio indicato in etichetta ed essere certi della sua genuinità, pena una sanzione amministrativa che va da 1.000 a 8.000 euro.
Rimangono però aperte alcune importanti questioni che rendono difficile l’applicazione della nuova normativa: l’individuazione delle caratteristiche dei dispositivi antirabbocco, ovvero dei dispositivi di chiusura che non consentano.
Ricordiamo, comunque, che le visite da parte degli Organi di controllo sono tante, controllate sempre di essere aggiornati e in ordine con il manuale di autocontrollo (HACCP), sulla corretta prassi di pulizia e igiene di tutte le attrezzature (compresi i fabbricatori di ghiaccio), nonché di indicare nei menù se l’acqua servita è demineralizzata e indicare i prodotti che contengono allergeni.