Il servizio di food delivery è stato progressivamente implementato dai Pubblici Esercizi, per questa ragione la Federazione ritiene importante ricordare quanto disposto dalla normativa igienico-sanitaria durante la fase di consegna. Sia che quest’ultima sia svolta in proprio dall’esercente, sia che venga affidata a terzi, l’OSA è tenuto a garantire le procedure riportate nel manuale di HACCP volte a preservare la salubrità degli alimenti durante tutta la fase di trasporto fino alla consegna.
Nel primo dei due casi sopra richiamati, la responsabilità è del titolare dell’esercizio, il quale dovrà anche assicurarsi che i dipendenti siano adeguatamente formati su tali procedure.
Nel secondo caso, la responsabilità della predisposizione e del rispetto delle misure igienico- sanitarie sono in capo all’impresa esterna che gestisce il servizio di delivery. Rimane ferma la responsabilità del Pubblico Esercizio nelle fasi precedenti (es. preparazione e confezionamento) e la necessità di scegliere, per il servizio di consegna, partner professionali affidabili.
Con riferimento a quest’ultimo aspetto, a seguito di alcune segnalazioni pervenute da imprese e associazioni territoriali anche per effetto di campagne stampa sul tema della sicurezza alimentare nel delivery, la Federazione ha avviato diverse interlocuzioni con le piattaforme di food delivery allo scopo di agevolare l’accesso a questo tipo di informazione da parte delle attività di ristorazione. È possibile in questa sede anticipare che la posizione delle piattaforme non è uniforme in merito alla responsabilità delle stesse sulla sicurezza alimentare nella fase di consegna al cliente. Si stanno aprendo, tuttavia, interessanti spazi per arrivare alla definizione chiara delle responsabilità di ogni attore della filiera nel servizio di delivery.