Bando TURISMO: contributi per le imprese ricettive della Regione ER

Bando TURISMO: contributi per le imprese ricettive della Regione ER

La Regione Emilia Romagna ha stanziato 20 milioni di euro per promuovere e favorire la diversificazione e la destagionalizzazione dell’offerta turistica, al fine di accrescere la competitività e la sostenibilità delle micro, piccole e medie imprese turistiche del territorio regionale.

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione, per via telematica tramite l’applicazione Sfinge 2020, dalle ore 10.00 del giorno 6 GIUGNO 2023 alle ore 13.00 del giorno 5 settembre 2023. La procedura di selezione dei progetti presentati sarà di tipo valutativo a sportello, secondo l’ordine cronologico di presentazione, e per essere ammessi all’aiuto regionale è necessario raggiungere una valutazione di merito di almeno 50 punti su 100.

Possono presentare domanda di contributo:

a) GESTORI: tutti i soggetti privati, aventi qualunque forma giuridica, che, al momento della domanda, esercitino – con regolare autorizzazione o altro titolo riconosciuto dall’ordinamento giuridico – una delle seguenti attività in immobili o aree di loro proprietà (Gestore Proprietario) o di proprietà di terzi (Gestore non Proprietario):

  • attività ricettiva alberghiera nelle strutture di cui all’art. 4, comma 6, lettere a), b) e c) della L.R. 16/2004 e s.m.i. (alberghi, residenze turistico alberghiere, condhotel);
  • attività ricettiva all’aria aperta nelle strutture di cui all’art. 4, comma 7, lettere a), b) e b bis) della L.R. 16/2004 e s.m.i. (campeggi, villaggi turistici, marina resort);

b) PROPRIETARI NON GESTORI: tutti i soggetti privati, aventi qualunque forma giuridica, che, al momento della domanda, sono proprietari delle strutture:

  • nelle quali sono svolte, in virtù di un contratto regolarmente registrato o altro titolo giuridico riconosciuto dall’ordinamento, le attività indicate nella precedente lettera a) (Attività in essere al momento della domanda anche se momentaneamente sospesa per lavori);
  • destinate all’esercizio di una delle attività indicate nella precedente lettera a) e che intendono affittare o dare in disponibilità a imprese o soggetti terzi (Attività non in essere al momento della domanda – in tale ultimo caso, al momento della rendicontazione l’attività dovrà essere effettivamente gestita ed aperta al pubblico).

Sono ammissibili alle agevolazioni gli interventi finalizzati: alla realizzazione di nuove strutture ricettive esclusivamente in immobili esistenti, anche se oggetto di demolizione e ricostruzione;  alla riqualificazione, ammodernamento, ampliamento delle strutture ricettive esistenti;  al rinnovo delle attrezzature e degli arredi;  all’offerta di nuovi servizi alla clientela e/o al loro miglioramento, tramite soluzioni innovative e/o digitali attente anche agli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza.

I progetti presentati dovranno avere una dimensione minima di 200.000, 00 euro, Iva esclusa. Le spese ammissibili devono riguardare:

a. spese per opere edili, murarie e impiantistiche, finalizzate anche all’efficientamento energetico e idrico, comprese quelle per la progettazione e la direzione lavori che non potranno superare il 10% dei lavori complessivi compresi nella presente voce;

b. spese per l’acquisto di macchinari e attrezzature – anche nella forma del leasing – di finiture e arredi;

c. spese per l’acquisto di dotazioni informatiche, hardware, software e relative licenze d’uso, servizi di cloud computing;

d. spese per l’acquisizione di servizi di consulenza specializzata relativa agli interventi di digitalizzazione e di sostenibilità ambientale eventualmente previsti nel progetto e/o finalizzata all’acquisizione di certificazioni (tali spese sono riconosciute nel limite massimo del 20% della somma delle spese di cui alle lettere a+b+c);

e. costi generali per la definizione e gestione del progetto. Tale spesa è riconosciuta applicando, ai sensi dell’articolo 54, comma 1, lettera a) del Regolamento (UE) 2021/1060, un tasso forfettario fino al 5% della somma delle voci a), b), c) e d) precedenti e non dovrà essere rendicontata attraverso la presentazione di giustificativi e relative quietanze ma solo descritta nella relazione finale in fase di rendicontazione.

Le spese devono riferirsi ad attività svolte dal 1° gennaio 2023 e concluse entro il 31 dicembre 2024.

Il contributo regionale sarà concesso nella misura massima del 40% della spesa ammessa, elevabile al 50% in caso di premialità, e per un importo, comunque, non superiore a euro 200.000,00.

Le imprese in sede di richiesta dell’agevolazione dovranno indicare quale regime di aiuto intendono scegliere, sulla base dei requisiti indicati dl bando: “de minimis” di cui Regolamento (UE) 1407/2013 o “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina” oggetto della comunicazione della Commissione europea C(2022) 7945 final del 28/10/2022 – cosiddetto “Temporary framework Ucraina” – all’interno della misura 2.1 “Aiuti di importo limitato”.

Le imprese interessate sono invitate a prendere tempestivamente contatti con

l’ufficio BANDI E CONTRIBUTI di Confcommercio Ascom Imola 0542 619618 • info@ascomimola.it

Bando completo

Categorie: Bandi e contributi