Rivalutazione partecipazioni dei terreni

Rivalutazione partecipazioni dei terreni

Dal 2002 quasi ogni anno è riproposta la cd. rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni possedute non in regime d’impresa con la quale, a fronte del versamento di un’imposta sostitutiva e predisposizione di una perizia giurata (NO per partecipazioni quotate), si ride[1]termina il costo dei terreni/partecipazioni posseduti ad una certa data (data di riferimento).

L’opportunità di effettuare la rivalutazione è collegata alla possibilità di utilizzare quale costo della partecipazione il valore rivalutato al fine di ridurre la tassazione del capital gain in vista di un’eventuale cessione della partecipazione, attualmente prevista nella misura del 26%. Va tuttavia evidenziato che l’imposta dovuta per la rivalutazione è calcolata sull’intero valore della partecipazione alla data di riferimento, a prescindere dal costo di acquisto. Risulta dunque opportuna una valutazione di convenienza.

Esempio

Partecipazione sottoscritta a € 10.000, valore di perizia all’1.1 pari a € 20.000. Il costo della rivalutazione è pari a € 3.200 (20.000 x 16%). In assenza di rivalutazione la tassazione del capital gain, ipotizzando che la cessione sia effettuata a € 20.000, risulta pari a € 2.600 [(20.000 – 10.000) x 26%]. La rivalutazione non risulta in tal caso conveniente.

ADEMPIMENTI PER LA RIVALUTAZIONE

La rideterminazione del costo della partecipazione presuppone: ƒ la redazione e asseverazione di una perizia di stima del valore della partecipazione da parte di un professionista abilitato; ƒ il versamento dell’imposta sostitutiva o della prima delle 3 rate annuali; entro il termine stabilito (1.7.2024 per le partecipazioni possedute all’1.1.2024).

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