Attivo il servizio disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate, che consente di predisporre e inviare telematicamente la dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno dovuta per l’anno 2022.
A comunicarlo, un avviso pubblicato ieri, 2 maggio, sul sito del Df. L’utente, una volta entrato nella sezione personale, deve accedere all’area “Servizi” e cliccare sulla voce “dichiarazioni” e scegliere “dichiarazione telematica per l’imposta di soggiorno”. Invariato il modello rispetto a quello utilizzato nello scorso anno, approvato, insieme a istruzioni e specifiche tecniche. Il modulo è disponibile nella sezione “Fiscalità regionale e locale – Dichiarazione telematica imposta di soggiorno” del sito del dipartimento delle Finanze.
L’imposta di soggiorno, ricordiamo, è un tributo locale che può essere introdotto dai Comuni capoluogo di provincia, dalle unioni di Comuni e dai Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte.
A pagare l’imposta sono gli ospiti delle strutture ricettive situate nel territorio. Il relativo gettito va a finanziare interventi in tema di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali. In particolare, i gestori delle strutture e i soggetti che incassano canoni e corrispettivi per locazioni brevi sono tenuti a riscuotere l’imposta dai loro clienti e a presentare la relativa dichiarazione.
La dichiarazione può essere presentata anche da un soggetto diverso dal gestore della struttura, ad esempio, il rappresentante, il curatore fallimentare, l’erede. In caso di locazioni brevi l’adempimento spetta al “mediatore della locazione”, ossia al soggetto che incassa il canone o il corrispettivo o che interviene nel pagamento dei predetti canoni o corrispettivi. Il modello può essere inviato, inoltre, da un intermediario abilitato all’accesso al “Cassetto fiscale” dell’interessato o al servizio di “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” del portale “Fatture e Corrispettivi”.